Quadro – Vendemmiatrice a Castelbuono

BREVE DESCRIZIONE DELL’OPERA:

Nella sua ricerca artistica ha subito l’influenza dell’espressionismo tedesco di George Grosz e Otto Dix, elaborando un originale “espressionismo simbolistico” che richiama anche lo stile della grafica satirica europea del ‘900. Utilizza diverse tecniche, dal disegno, alle tempere, i pastelli e le tecniche miste, e la sua produzione grafica è notevole: incisioni, litografie e serigrafie. L’artista ha avuto innumerevoli personali organizzate in Italia, soprattutto a Palermo e Roma, e all’estero.

Amico di personaggi del calibro di Thomas Mann e Salvatore Quasimodo, oltre che di Leonardo Sciascia al quale era legato da una grande amicizia, per le sue opere Caruso traeva ispirazione dalla Natura, dalla storia (soprattutto siciliana) e dall’impatto con tragedie sociali (come i disegni dei pazienti del manicomio di Palermo o quelli sulla guerra nel terzo mondo e sulla fame).

L’opera conservata nella collezione del museo di Castelbuono è stata acquisita dopo la personale dedicata all’artista, rappresenta un busto di donna in primo piano con una natura morta composta da un ramo di albero di vite e due grappoli d’uva. Sullo sfondo a sinistra si vede la mole quadrangolare del Castello dei Ventimiglia, in riferimento proprio a Castelbuono e al suo monumento-simbolo.