Il monetiere. All’interno della SEZIONE STORICO-ARCHEOLOGICA, costituita da pannelli didascalici che raccontano le ipotesi delle fasi costruttive dell’antico castello dei Ventimiglia e che esplicitano ciò che oggi si conserva, nella sua forma di palazzo nobiliare, quale risultato di una serie di ampliamenti, restauri, rifacimenti e rimaneggiamenti che hanno obliterato del tutto la planimetria originaria e gli elementi costruttivi più antichi, tanto da far apparire inadatta la stessa denominazione di “castello”; all’interno di ciò e a corredo del lavoro scientifico svolto dell’archeologo, più legato ai risultati degli scavi degli anni ’90, si è sviluppata l’attività certosina più manuale di altri studiosi che hanno ricostruito e riorganizzato i reperti ritrovati nel castello, e poi pulito le monete antiche rinvenute.
Quindi la scelta di organizzare, oltre alle 2 vetrine dei reperti più rappresentativi, quella di inserire un monetiere con pantografo d’ingrandimento. Le monete sono di PERIODO NORMANNO, ARAGONESE E SPAGNOLO.