BREVE DESCRIZIONE DELL’OPERA:
L’oggetto risulta composto da due parti in legno: un asse longitudinale di cm 103 e cm 2,5 di spessore, all’estremità del quale si trova collocata una sorta di semisfera, ottenuta dalle sapienti mani del curatolo dell’azienda zootecnica, o da altro pastore per mezzo del proprio coltello.
Serviva per la trasformazione del latte crudo, appena munto e fatto cagliare per rompere la cagliata e separare così il siero dalla tuma di formaggio. Spesso sul manico della stessa ruetila si trovavano delle incisioni che servivano a misurare il latte nella scisca (contenitore equivalente a circa 10litri) e nella tina (grande recipiente in legno di faggio).
Le aziende zootecniche spesso si mettevano insieme instaurando un rapporto soccidario e per questo era necessario misurare le quantità di latte di ciascuno di esse.